Signore e signori, la canzone delle canzoni! C’è poco da fare, è inutile stilare classifiche o rispolverare interi repertori alla ricerca di gemme preziose e altre rarità; quando si tratta di eleggere la regina delle canzoni nella storia della musica rock, il primo nome che viene in mente non può che essere questo.
Ma passiamo ad analizzare le anomalie: pur essendo la rock song più celebre di tutti i tempi e una delle più richieste (fu pubblicata, infatti, all’interno del quarto album del gruppo: Led Zeppelin IV, 1971) dalle radio FM negli USA, non è mai uscita come singolo; è la canzone più atipica del repertorio dei Led Zep, trattandosi dell’unica ballata pura della band (per questo motivo l’accoglienza ai primi concerti era stata molto fredda, soprattutto la prima volta che fu eseguita, il 05/03/1971 a Belfast); questo divenne anche uno dei più grandi successi commerciali, facendo superare al gruppo il traguardo dei 300 milioni di dischi venduti, e vendendo 1.200.000 spartiti da sola.
Il primo riferimento conosciuto di una “scalinata verso il paradiso” si trova nella Bibbia, nel libro della Genesi 28:12, quando in sogno a Giacobbe vengono ribadite le promesse fatte ad Abramo. Ma Robert Plant la scrisse dopo aver letto Magic Arts in Celtic Britain di Lewis Spence, un esperto di occulto scozzese, che poco ha a che fare con la religione cristiana. L’interesse di Plant nei confronti della magia e l’adorazione di Page per Aleister Crowley, padre del satanismo, contribuirono a diffondere la teoria che una strofa della canzone ascoltata al contrario contenesse un inno a Satana, ipotesi da sempre smentita dagli Zeppelin.
“ …If there’s a bustle in your hedgerow, don’t be alarmed now it’s just a spring clean for the May Queen. Yes, there are two paths you can go by, but in the long run there still time to change the road you’re on…” ( “…Se c’è trambusto nella tua siepe, non ti allarmare ora, è solo la pulizia di primavera in onore della Regina di Maggio. Sì, ci sono due sentieri che puoi percorrere, ma a lungo andare c’è sempre tempo per cambiare la strada sulla quale sei…”) ascoltato al contrario diventerebbe: “Oh here’s to my sweet Satan. The one whose little path will make me sad, whose power is Satan. He’ll kill you with his 666. And in a little toolshed he’ll make us suffer, sad Satan.” (“Oh questo è per il mio dolce Satana, colui il cui piccolo sentiero mi renderà triste, con il suo potere è Satana. Lui ti ucciderà con il suo 666 e in un capanno degli attrezzi ci farà soffrire, triste Satana.”). A suggerire il doppio significato di queste frasi sarebbe il verso: “’Cause you know sometimes words have two meanings” (“Perché sai a volte le parole hanno due significati”).
La prima volta che Page ascoltò queste teorie fu alla radio una domenica mattina, e non riusciva a crederci. Affermò infatti: “Per me è veramente triste, perché Stairway to Heaven fu scritta con le migliori intenzioni, e per quanto riguarda messaggi registrati al contrario, non è la mia idea di fare musica.” Forse la tecnica del backmasking (così è chiamata la pratica di incidere versi che se ascoltati normalmente hanno un significato, se ascoltati al contrario ne hanno un altro nascosto, subliminale…) è, in questo caso, uno dei numerosi casi di pareidolia acustica (dal greco “immagine simile”: è l’illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili dalla forma casuale) della storia del rock e dell’heavy metal. O forse no… di certo il fatto che Plant abbia dichiarato di averla scritta davanti al camino della villa di Headly Grange, senza elettricità (insomma, in un luogo molto “suggestivo”) e avendo l’impressione che qualcuno stesse muovendo la matita al posto suo, non aiuta…
«Io non uso mai la tecnica di studio, io la fondo solamente nelle emozioni.» Jimmy Page